Villa Giovanelli
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A Noventa Padovana antico porto
fluviale di Padova, un tempo fermavano le barche e i passeggeri e le merci
arrivavano a Padova su carri . Perse poi il suo ruolo con l'apertura del
Canale del Piovego che permetteva di arrivare fino a Padova. Ma della sua
importanza rimangono le testimonianze di innumerevoli ville patrizie.
Fra
queste la solitaria e superba Villa Giovanelli, costruita alla fine del
Seicento dalla famiglia Giovanelli, unisce nell'impianto strutturale aspetti
palladiani alle presenza delle tendenze architettoniche innovatrici del
Longhena; il singolare monumentale pronao a forma pentagonale, le alte colonne
corinzie con timpano ornato di statue , la maestosa scalinata aggiunta dal
Massari nel 1738 rendono imponente e scenografico il suo aspetto esterno.
Nel 1738 la villa accolse la principessa di Polonia Maria Amelia, che si
recava a Napoli per sposare Carlo di Borbone, re delle due sicilie. Con
l'avvento di Napoleone, venne confiscata seguendo la sorte la sorte di tanti
altri beni ecclesiastici.
Nel salone del primo piano conserva affreschi di Giuseppe Angeli,
discepolo del Piazzetta. I soffitti delle stanze al primo piano sono
ornati di tele incorniciate da stucchi. Sulle pareti vi sono pure
stucchi e tele con figure e paesaggi Purtroppo gli splendidi affreschi
interni riguardanti gli Amori di Antonio e Cleopatra, nonché le varie
scene mitologiche sono andati distrutti in quanto ritenuti troppo
mondani quando la proprietà passo al patriarca Giovanni Giovanelli
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